Viviana Correddu è nata nel 1980 a Genova. Frequenta il liceo scientifico, poi l’università: supera brillantemente i primi esami di Filosofia ma a metà del secondo anno inizia a fare uso di sostanze stupefacenti, tra cui l’eroina. Tutto si ferma. Nel 2004 lascia gli studi e il suo vocabolario si riempie di parole come roba, stagnole, astinenza, metadone, fuorivena e Sert, il servizio per le tossicodipendenze. Nel 2007 è una giovane donna di trentasette chili. Esausta, sceglie di entrare nella Comunità San Benedetto al Porto fondata da don Andrea Gallo. Lì resta fino al 2009. Oggi ha un marito e una figlia di tre anni, lavora come commessa in un grande magazzino e, per passione, scrive. (note tratte dal sito dell’editore Chiarelettere)
Ho personalmente conosciuto Viviana nell’autunno del 2016 . 
Dovevamo preparare un a tavola rotonda sull’uso della cannabis terapeutica in relazione alla carente informazione e preparazione degli operatori sul tema (medici, infermieri e assistenti sociali).
Non la conoscevo e non avevo legato il suo nome a questo libro che da qualche tempo mia moglie aveva portato in casa ma che avevo solo sfogliato in attesa di leggerlo.
Mi sono trovato di fronte ad una persona piena di energia con tanta voglia di essere propositiva e preparata sull’argomento che andavamo ad affrontare.
A questo punto ho recuperato il libro e mi sono immerso in una lettura coinvolgente. E’ stata la scoperta della comunità vista dal di dentro, il don Gallo di tutti i giorni con il suo carattere … e perché no con i suoi umani difetti. Le vicissitudini di Viviana che pur nella debolezza del suo stato lotta tutti i giorni per il suo riscatto e il Gallo è il cemento delle suo conquiste quotidiane.
Buona lettura!!!